La durata media della vita nei paesi industrializzati è raddoppiata. Questo cambiamento, sempre più pervasivo ed urgente, crea nuove sfide sotto ogni aspetto (sociale, politico, economico e culturale), con notevoli implicazioni per l’assistenza sanitaria.
Occuparsi del paziente anziano non è una sfida facile poiché chiama in gioco diversi sistemi e diverse dimensioni.
La malattia in sé è un ostacolo che rende tutti più vulnerabili, ancor di più gli anziani.
I sentimenti che spesso accompagnano l’ospedalizzazione dell’anziano sono il senso di inutilità, solitudine, paura e perdita di controllo, fattori che spesso conducono a stati depressivi.
Per il paziente anziano è difficile adattarsi a cambiamenti rilevanti come può essere un ricovero in ospedale. Oltre ai sintomi depressivi, spesso si associano sintomi come il decadimento delle funzioni cognitive ed il disorientamento spazio-temporale, che possono comportare difficoltà nella gestione delle semplici attività quotidiane, alterazione dei ritmi sonno-veglia e stati confusionali in cui il pensiero diviene disorganizzato.
Risulta chiaro che la sfida più grande per le persone che si occupano dell’anziano è una presa in carico che risponda ai bisogni della persona e dei familiari in modo multimensionale.
In quest’ottica si inseriscono attività pratiche, come le Artiterapie.
L’Arteterapia viene definita come un insieme di tecniche volte all’aumento della consapevolezza di sé e al benessere.
Nata nel secondo dopoguerra, l’Arteterapia si è presto diffusa anche in altri ambiti educatico-riabilitativi.
La ricerca scientifica ha portato alla luce evidenze a favore del valore terapeutico e riabilitativo delle attività arteterapiche a favore dell’anziano. Nell’ambito dell’invecchiamento, è stato dimostrata infatti una correlazione positiva tra l’Arteterapia e il volume di flusso sanguigno a livello cerebrale. Questo a dimostrazione del fatto che questo tipo di tecniche, non solo riducono i sintomi depressivi favorendo uno stato di benessere psico-fisico, ma sono anche adatte per contrastare l’invecchiamento neuropsicologico.
Le attività manuali, intervengono a stimolare le capacità senso-motorie e propriocettive e, grazie all’utilizzo del codice colore/forma, operano a livello sensoriale risvegliando ricordi passati e rinforzando così memoria ed attenzione.
Ad oggi le Artiterapie vengono largamente utilizzate nei contesti geriatrici, anche nei casi di malattie come l’Alzheimer o altre forme di demenza. Si sta facendo largo sempre più l’intervento arteterapico al domicilio del paziente anziano come attività terapeutica in contesto familiare.
Dott.ssa Federica Cusanno, Psicologa, Arteterapeuta, Vicepresidente Associazione RivelARTI